Il villaggio di Carnac in Bretagna, poco famoso in quanto non sempre presente sulle mappe geografiche, ospita il più lungo importante ed enigmatico sito preistorico d’Europa, tanto da essere stato soprannominato “capitale della preistoria”. A Carnac c’è la più alta concentrazione al mondo di megaliti risalenti ad un periodo compreso tra il 5000 e il 3500 a.C., la loro costruzione è precedente anche al famoso sito di Stonehenge. Purtroppo, a causa del degrado causato dai turisti, i menhir sono recintati ed è possibile vederli solo con l’accompagnamento di una guida.
Il sito preistorico di Carnac comprende una vastissima area con circa tremila pietre dalle dimensioni spettacolari, esse sono perfettamente allineate l’una all’altra in ordine decrescente, formando cerchi e viali lunghi chilometri. Ancora oggi restano molti dubbi riguardo la loro funzione, alcuni studiosi sostengono che venissero adoperate per misurare i movimenti del sole, della luna e delle stelle, altri invece ritengono che fossero utilizzate per le previsioni metereologiche.
I menhir di Carnac sono disposti in tre campi differenti: l’Alignements de Menec ( il “luogo del ricordo”), l’Alignements de Kermario (il “luogo dei morti”) e l’Alignements de Kerlescan (il “luogo dell’incendio”). Il menhir più grande tra tutti è il Grand Menhir Brisé, lungo ben 20 metri, alle origini era un unico pezzo integro, ma successivamente, probabilmente a causa di un terremoto, si è frantumato in quattro pezzi. Nella zona si possono ammirare anche vari dolmen e tumuli, come il Dolmen des Pierres Plates, recante incisioni perfettamente chiare e visibili, e il Tumulo di Kercado, ovvero la più antica costruzione in pietra di tutta Europa, risalente al 6500 a.C. e precedente persino le piramidi egizie, viene descritto da molti studiosi come il luogo di sepoltura di un capotribù del Neolitico.
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