Il Brasile è una di quelle località turistiche in cui la pima volta ci si va per il mare, le isole, la spiaggia, ma la seconda volta ci si torna per vedere luoghi speciali, distanti dal turismo di massa. Il Brasile è pieno di mete strane e curiose, come nel caso di Mato Grosso e El Dorado, due stati attorno ai quali è avvolto un alone di mistero.
Mato Grosso è uno stato situato a ovest del Brasile, il suo nome significa “giungla fitta” e sta ad indicare proprio la sua principale caratteristica geografica: il Pantanal, ovvero la più grande pianura alluvionale del mondo e il secondo ecosistema mondiale (dopo l’Amazzonia). Mato Grosso ha un’enorme biodiversità: 650 specie di uccelli, 50 specie di rettili, 1700 specie di piante e tanto altro ancora. Per capirne l’immensità bisogna visitarlo! Il velo di mistero che avvolge questo stato è legato a tanti aspetti: la fittezza della giungla, i diamanti e l’oro attorno a cui si sono sviluppati miti e leggende, i laghi melmosi, le pareti che cadono a picco e soprattutto la presenza di insediamenti di tribù selvagge come gli indios Bororo. Gli indios sono stati eliminati a Mato Grosso, prima ancora che inAmazzonia, con i sistemi più spietati, solo perché non volevano diventare i servi dei bianchi. Nonostante secoli di persecuzione, oggi esistono ancora e vivono secondo gli antichi rituali in uno dei luoghi più selvaggi al mondo. Ciò che affascina di Mato Grosso è anche la quasi totale assenza di strade e case e la presenza di tanti ricchi fazenderos, addirittura una delle più grande fazende appartiene ai Rockefeller. Le fazende si estendono per moltissimi chilometri e per spostarsi da una fazenda ad un’altra occorre l’aereo. Mato Grosso è una località consigliata a chi ama l’avventura estrema: giaguari, tucani, alligatori, serpenti enormi e jabiru possono essere visti percorrendo il Pantanal in battello, un’esperienza unica che non lascia mai delusi. Il periodo migliore per visitare la zona va da maggio a settembre, ossia quando il clima è più secco e ci sono pochissimi insetti.
El Dorado è ancora più leggendario di Mato Grosso, qui sarebbero conservati saperi esoterici che affondano le loro radici nell’antichità più remota e ci sarebbero ancoraenormi riserve di oro e pietre preziose da cui deriva il nome del luogo: “la città dell’oro”. El Dorado è la meta di tutti gli esploratori, gli avventurieri e gli archeologi, questi ultimi sono alla ricerca dei resti di un’antica civiltà che in antichità avrebbe popolato la zona. I documenti delle antiche spedizioni di El Dorado sono conservati nella Biblioteca di Rio de Janeiro, sono resoconti di esploratori, detti “banderantes”, i quali narravano di aver trovato una città con templi e piazze di una bellezza inimmaginabile, ma nessuno è riuscito a ritrovare questi resti. Alcuni archeologi sostengono che non esiste una storia antica in Brasile, tanto meno in Amazzonia, invece altri affermano che migliaia di anni fa (addirittura si parla di 50.000 anni fa), invece della selva impenetrabile, sarebbe esistita una savana dove l’uomo si sarebbe stanziato con insediamenti fissi. Insomma, un vero mistero!
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