Ecco il resoconto del viaggio a Saragozza compiuto sabato 7 e domenica 8 maggio 2011.Ho acquistato i voli Ryanair in due fasi,l’andata il 12 marzo per 5 euro con ,il ritorno due giorni dopo per 27,39 euro,dopo una settimana si è aggiunta l’amica e forumista Aldie.
Quindici giorni prima della partenza avevo già i check-in online, la prenotazione del parcheggio per l’auto e quella dell’ostello,il Zaragoza hostel situato a due passi dalla piazza principale della città.La stanza prenotata con hostelbookers.com mi è costata 18 euro.
Gli orari dei voli sono i seguenti,andata con partenza alle 14,20 e atterraggio alle 16,10,ritorno il giorno dopo con partenza alle 18,15 e arrivo alle 20,05.
Arriva il sabato della partenza,da Alessandria passo a prelevare Aldie lungo la strada per Bergamo poi il volo tranquillo a parte pochi minuti di turbolenze poco prima di atterrare,niente di preoccupante.L’ambiente che ci si presenta a poche centinaia di metri dall’atterraggio è un pò surreale,l’aeroporto è bel nel mezzo di una sterminata pianura simile ad un deserto,sotto di noi di fianco alla zona aeroportuale un’enorma area spianata con mezzi al lavoro,forse costruiranno una zona industriale e commerciale.
L’aereo tocca terra in orario,cosa che significa l’ascolto della musichetta di Ryanair che annuncia l’avvenuto atterraggio nei tempi previsti,aegli vendo il solo bagaglio a mano siamo in poco tempo fuori dall’aeroporto piccolo ma carino,pulito e completamente ristrutturato in occasione dell’expo del 2008.
Uscendo,sul lato destro,ci attende il bus che ci porterà ai margini della zona centrale di Saragozza per la cifra di euro 1,60 con biglietto acquistato a bordo.Con me ho un pò di documentazione sulla città ovvero mappina,orari del bus dell’aeroporto,depliant presi al Bit di Milano,la fiera del turismo annuale.
Il bus è pieno,fuori il tempo è nuvolo e tira vento,il bus ci mette dieci minuti ad uscire dalla zona industriale percorrendola a mò di labirinto.L’area è molto vasta ma gli insediamenti non sono molti.Fuori da lì ci addentriamo nella periferia,tanti grossi palazzoni alti ma non disposti in maniera soffocante come in tante altre città e non c’è degrado urbanistico.Successivamente passiamo di fianco alla notevole ,come misure ,stazione ferroviaria Delicias tutta ricoperta di marmo chiaro.Di fianco subito oltre il fiume Ebro la vasta zona espositiva che fu sede del gia citato Expo del 2008 collegata con l’altra sponda anche da una cabinovia.Da lì a pochi minuti scendiamo presso una zona ai margini del centro in Paseo Maria Augustin dopo mezz’ora di viaggio.
Ci dirigiamo allora a poche decine di metri in Avenida Cesar Augusto da dove saliamo sul bus che ci porta in pochi minuti nei pressi dell’ostello.Espletata la burocrazia alla reception saliamo in camera.La stanza è da 4 posti con due letti a castello,piccola,senza lavandino e con 4 armadietti.Come chiave per accedervi abbiamo una scheda elettronica personalizzata che apre la porta d’ingresso dell’ostello,quella della camera e la serratura elettronica dell’armadietto abbinato al proprio letto che è segnato sulla card.Dopo circa 15 minuti siamo di nuovo in strada,ci dirigiamo subito in piazza del Pilar attraversando il tratto terminale di avenida Cesar Augusto con i resti delle mura romane,il torrione de la Zuda e la chiesa barocca del secolo XVIII dedicata a San Juan de Los Panetes.Le mura di cinta romane sono lunghe 80 metri circa,furono costruite nel III secolo e si ritiene che nel periodo di massimo sviluppo arrivarono ad avere un perimetro di 3000 metri e 120 torrioni.
Di fianco la principale piazza di Saragozza,Pilar,lunga all’incirca 300 metri che ospita lungo il suo perimetro i più importanti e storici edifici della città
Su tutti l’imponente e bellissima basilica del Pilar costruita tra il 1681 e il 1718 in sostituzione di quella edificata nel 1515 in stile gotico che a sua volta sostitui l’originale romanica del 1443 distrutta da un incendio.L’attuale struttura conta un’enorme cupola centrale alta 80 metri,altre 10 cupole minori e 4 campanili.
Pilar in lingua spagnola significa pilastro,secondo la leggenda la Madonna quand’era ancora a Gerusalemme nel 40 D.C. fece visita all’apostolo Giacomo a Saragozza mentre era impegnato a predicare il Vangelo lungo il fiume Ebro.La Madonna donò a Giacomo una colonna o Pilar perchè su di esso venisse costruita la prima cappella di quello che poi sarebbe di fatto il primo tempio Mariano della storia .
Gli altri importanti edifici della piazza sono la Cattedrale di San Salvador (La Seo) costituita da una miscela di stili dal romanico al neoclassico,la Lonja de Mercadores costruita tra il 1541 e il 1515 (loggia dei mercanti) in origine borsa delle merci ora sede di esposizoni temporanee,il Municipio e il museo del Foro romano.
Una volta attraversta la piazza non prima di aver visitato la Basilica percorriamo le viuzze del centro storico e la retrostante piazza di Spagna.
Ceniamo in un ristorante in zona Tubo che è l’insieme di alcune strette e tortuose stradine che ospitano una moltitudine di locali strapieni la sera a tutte le ore.
Da quando siamo usciti dall’ostello piove ma essendo attrezzati non siamo impreparati all’evento.Dopo cena il freddo ci induce a tornare in ostello per coprirci un pò di più,subito dopo ci rituffiamo nel centro storico percorrendo le vie dietro la Cattedrale e le viuzze del Tubo piene di gente.
Il tempo inclemente ci fa tornare in ostello poco prima di mezzanotte, ci mettiamo a dormire dopo una breve seduta di internet con il mio netbook usufruendo della rete libera wi-fi dell’ostello.Girando in rete constato con piacere l’avvenuta conquista del diciottesimo scudetto del Milan.
Domenica mattina sveglia alle 8,colazione di fronte alle mura romane in un bar gestito da cinesi dove abbiamo mangiato una maxi brioche e un cappuccino per euro 2,60 a testa.Subito dopo prendiamo l’autobus con destinazione il palazzo Aljaferia in zona Portillo poco fuori dal centro.Constatiamo una volta arrivati intorno alle 9,30 che il palazzo apre alle 10.Inganniamo l’attesa girovagando lungo il perimetro della grossa struttura fino all’ora dell’apertura.La costruzione in questione è simile ad una fortezza con diverse torri di cinta lungo le alte mura e un largo fossato che ne segue il perimetro.E’ costituito al suo interno da palazzi di vari stili architettonici costruiti nel corso dei secoli.C’è il Palazzo Islamico,quello dei Re Cattolici,quello Cristiano-Medioevale.C’è una grande torre,la Trovador,ambientazione dell’opera di Giuseppe Verdi Il Trovatore.Il palazzo è attualmente la sede del consiglio della regione autonoma dell’Aragona.Una volta usciti torniamo in centro per visitare i musei romani.Sono tre,quello del porto fluviale,del foro,delle terme e del teatro.Sono dislocati in quattro luoghi diversi nella zona centrale non molto distanti tra loro.Pe rmancanza di tempo abbbiamo visto solo il foro e il teatro.
Saragozza fu fondata dai romani nell’anno 14 a.C. con il nome di Caesaraugusta dal nome dell’Imperatore Cesare Augusto.Visse un periodo di splendore tra i secoli I e II d.C.Il foro è situato sotto la piazza del Pilar di fronte alla Cattedrale ed era il fulcro della vita religiosa,civile,amministrativa e politica della cittàCi sono resti di un mercato,tubature per la portata dell’acqua,una cloaca,muri e fondamenta oltre ad unìesposizione di oggetti dell’epoca.Il teatro costruito durante il I secolo,venne smantellato quasi per intero durante il dominio musulmano per la costruzione di mura difensiva e della medina.Durante alcuni scavi agli inizi del decennio 1970-80 vennero alla luce i resti delle tribune del teatro.Come detto non abbiamo potuto visitare i restanti musei del porto fluviale e delle terme assieme alla Cattedrale che abbiamo trovato chiusa nel primo pomeriggio.Dopo pranzo alle 15 abbiamo preso il bus per l’aeroporto per far ritorno a casa.Da segnalare in Paseo Maria Augustin la Puerta del Carmen,una piccola struttura a forma di arco trionfale costruita nel 1795 che fu porta di accesso alla città nel XVIII secolo.Alla fine positiva esperienza a Saragozza con alcune cose lasciate da visitare.
Diario di viaggio scritto da Ryancooper
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