Questo è il resoconto del mio primo viaggio a Brussels capitale dell’Europa.
Una settimana prima del Natale 2010 Ryanair spara l’offertona da 3 euro,ne aprofitto ed acquisto un volo a/r su Charleroi per sabato 26 e domenica 27 febbraio 2011,costo totale euro 6,check in online gratis e niente tasse.Non trovo amici che vogliono venire allora all’inizio di gennaio coinvolgo una mia zia ed acquisto il volo per lei che nel frattempo è salito a 28 euro.Poco prima di partire prenoto l’albergo a Brussels che è la meta finale del viaggio,lo trovo in pieno centro a due passi dalla Grand Place,l’Alma Grand Place hotel,67 euro per una doppia senza colazione.
Arriva il fatidico giorno della partenza,il volo parte da Bergamo sabato mattina alle 8,20,ci svegliamo alle 4,20,dopo il viaggio fino all’aeroporto di Orio al Serio di un’ora e mezza lasciamo l’auto all’Orio parking prenotato in precedenza al prezzo di 10 euro per due giorni.La navetta ci porta al terminal,passiamo subito i controlli,facciamo colazione nell’area imbarchi e partiamo.Porto con me il solo bagaglio a mano,una 48 ore il cui peso finale è di kg 6,10.
Atterriamo in orario alle 9,55 dopo un tranquillo volo durante il quale ho sonnecchiato,il tempo a Charleroi non è dei migliori,pioviggina e tira un pò di vento.Fuori dall’uscita 4 partono i pullmann per Brussels,la sera prima ho acquistato i biglietti a/r per 44 euro,bisogna però prima di salire farsi fare un timbro sulla stampa della prenotazione al botteghino.Il bus parte alle 10,50 e dopo 45 minuti arriviamo a destinazione presso la Gare du Midì da dove partono i treni dell’alta velocità per Francia,Olanda e Germania.Il pullmann ci lascia vicino ad un ingresso secondario delle stazione,una volta dentro non c’è neanche un cartello che indichi la via per arrivare alla stazione della metropolitana.Chiediamo info e ci dicono di andare all’area principale della stazione,bisogna salire ai binari passando di fianco al punto di accoglienza Thalys e poi ridiscendere poco più avanti,oppure uscire da dove siamo entrati,girare a destra e dirigersi fino a metà costruzione per entrare dall’ingressso principale.Una volta nella zona giusta vediamo finalmente le indicazioni cercate,arriviamo dove ci sono i distributori automatici dei biglietti,faccio la coda ma non avendo moneta abbastanza non posso acquistarli così mi reco al botteghino.I distributori automatici accettano solo moneta e tessere bancomat belghe,niente banconote e carte di credito internazionali.Il biglietto singolo costa 1,70 euro ma acquisto due giornalieri per 9 euro.Il biglietto va obliterato,il sistema di trasporti sotterraneo prevede due tipi di convogli,quelli contrassegnati con la M con i numeri 1,2,5,6 che sono la metro vera e propria,ci sono poi altri convogli diversi per struttura e dimensioni che sono usati anche come tram,sono la premetro e si distinguono con la lettera T.Le linee T e M viaggiano su livelli differenti,per arrivare vicino all’hotel prendiamo la T 3 direzione Esplanade,scendiamo a De Brouckerè e cambiamo con la M 1 direzione Stockel scendendo a Gare Centrale.Realizzerò poi che per tornare a Midì dalla Grand Place si fa prima a prendere la T 3 o 4 direzione Stalle o Churchill alla stazione Bourse.
Fuori dalla Gare centrale usciamo a rue Colonie,ci dirigiamo in Place Albertina e da lì scendiamo percorrendo rue Saint Jean fino all’omonima piazza dopodichè giriamo in rue des Epironiers dove è ubicato l’albergo.Saliamo in camera a posare i bagagli e usciamo per pranzo alle 13,45.Ci infiliamo in una via adiacente,la rue Marches au fromages ed entriamo in un locale libanese che propone piatti a base di kebab.Alla fine di un lauto pranzo spendendo poco ci dirigiamo immediatamente alla Grand Place che è lì a due passi.La vista non mi esalta più di tanto,è comunque un bel vedere,ci sono palazzi che ne delimitano il perimetro tra i quali spiccano il Municipio e la Maison du Roi,in mezzo il nulla,nessun monumento o statua,meglio così.Ci sono solo alcune bancarelle di fioristi,il fondo è lastricato in pavè così come tutte le strade del centro storico.La piazza ha origini intorno alla fine del 1100 quando iniziò ad essere sede di mercati,poi furono edificati palazzi in legno a partire dal 1401 tra i quali il Municipio e la Maison du Roi.Un bombardamento nei giorni 13,14,15 agosto 1695 da parte delle truppe del Re Sole distrusse le costruzioni della piazza che vennero ricostruite nei successivi quattro anni grazie al prodigarsi delle varie corporazioni commerciali.Furono costruite in pietra così come le vediamo oggi seguendo gli stili gotico e barocco.La piazza nel corso dei secoli fu teatro di numerosi eventi quali decapitazioni e i roghi dell’inquisizione.La piazza negli anni pari nei giorni di metà agosto viene tappezzata di 800.000 begonie che formano uno spettacolare tappeto floreale colorato.
Dopo la visita alla Grand Place siamo scesi in rue de l’Etuve angolo rue du Chene per vedere il simbolod’eccellenza della città,il Manekken Pis ovvero la stauetta in bronzo alta una cinquantina di centimetri posta a circa tre metri d’altezza raffigurante un bambino che fa pipì.Ogni giorno indossa un costume diverso,sabato ne aveva uno della Repubblica Dominicana che lo copriva quasi per intero,si scorgeva solo la manina col getto d’acqua,sì perchè la pipì è simulata da un getto d’acqua.Il significato della statua ha diverse origini,una vuole che un bimbo abbia spento col getto d’urina la miccia di una bomba,la sua collocazione risale al 1619.
Dopo la visita al bambino che piscia ci dirigiamo fuori dal centro storico fino a place Albertina,da lì saliamo le scalinate fino al Mont des arts poco più sopra,giriamo a sinistra e percorriamo rue Ravenstein passando vicinoal Bozar che è un palazzo dove si tengono concerti di musica classica per poi proseguire fino alla cattedrale,entriamo,c’è messa letta in fiammingo e ci soffermiamoun pò.La chiesa dedicata a Saint Michel e Saint Gudule fu iniziata nel secolo 13 sui resti di una chiesa romanica (cripta del secolo 11) e terminata 300 anni più tardi ha forme slanciate e lo stile è un’evoluzione del gotico brabantino.Il pulpito risale al 1699 e una delle vetrate,quella del giudizio universale al 1528.
Una volta usciti scendiamo nella metro di Gare Centrale e andiamo nella zona Heysel per visitare l’Atomium.La linea della metro è la M1 direzione Gare de l’Ouest,da lì cambiamo in M6 direzione Roi Badouin per scendere alla fermata Heysel.Questo nome evoca immediatamente la tragedia che si è consumata all’interno dell’omonimo stadio nel 1985 per la finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool dove ci furono 39 vittime di cui 32 tifosi juventini.Il vecchio stadio è stato raso al suolo e ora al suo posto ce n’è un’altro.
L’Atomium è lì a 150 metri e consiste in un monumento riproducente la struttura di un cristallo di molecola di ferro,fu costruito in occasione dell’esposizione mondiale del 1958.Il monumento ha un’altezza totale di 103 metri. Le sfere, che hanno un diametro di 18 metri, sono collegate da scale mobili e da scale dalle quali, tramite finestrature ed oblò, è possibile guardare le altre sfere o il panorama sottostante. Tre delle sfere superiori non hanno supporto verticale e quindi, per motivi di sicurezza, non sono aperte al pubblico. Dalle finestre della sfera superiore si può godere di una vista panoramica di Bruxelles, mentre le altre sfere ospitano diverse mostre.Il prezzod’ingresso non è molto economico,11 euro,ma sono salito lo stesso anche se le condizioni atmosferiche non permettevano di vedere un buon panorama vista la mia attrazione per i punti di osservazione quali torri e grattacieli.
Siamo poi rientrati in serata in albergo per poi cenare in un ristorante greco lì vicino,dopo breve passeggiata a Grand Place e Bourse e ritorno in hotel vista la insistente pioggia che ci ha accompagnato tutta la giornata.
Domenica mattina prima di prendere la metro per tornare alla Gare du Midì siamo andati di nuovo a vedere il Manneken Pis questa volta indossante il costume di D’artagnan che lo rendeva molto più visibile del giorno prima.Da Bourse abbiamo preso la T3 direzione Churchill fino a Gare du Midì da dove abbiamo preso il bus per l’aeroporto di Charleroi.Il terminal è piccolo ma carino,di recente costruzione,nell’area imbarchi ho potuto pranzare in un discreto self service.Abbiamo preso il volo Ryan alle 13,40 per tornare a Bergamo.
Brussels merita un’altra visita per continuare la sua esplorazione,meglio se in periodo primaverile-estivo.I prodotti tipici belgi sono per quanto riguarda gli alimenti la fine pasticceria con il cioccolato in tutte le sue forme,i waffel guarniti,le birre.Per l’artigianato si distinguono i pizzi,mentre la gioielleria non è gran cosa.
Diario di viaggio scritto da Ryancooper
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